Durante il sonno normale i muscoli che controllano la lingua e il palato molle mantengono libere le vie respiratorie, se questi muscoli si rilassano diminuendo di tonicità, si verifica un restringimento delle vie aeree che con il fluire dell’aria provoca una vibrazione rumorosa della parte molle della faringe e se la lingua arretra completamente causa episodi di interruzione della respirazione, apnee notturne (OSAS). Spesso quindi il russamento è associato ad apnee notturne.
I principiali fattori predisponenti sono rappresentati dall’obesità, sopratutto associata all’accumulo di grasso nel collo, dall’abuso di alcol, dall’uso di sedativi, da una lingua particolarmente grossa e dalla presenza di retrognazia (mandibola piccola e arretrata).
Le apnee notturne determinano un calo di ossigeno nel sangue sotto i normali livelli per un tempo anche molto lungo in relazione al numero e alla durata nell’arco della notte.
Una prima conseguenza è il risveglio del cervello (spesso non percepito) che attiva i muscoli della faringe per sospendere l’apnea.
Se non curate conducono ad una serie di sintomi e segni che mettono in pericolo la vita del paziente.
L’OSAS è oggi riconosciuta come una delle cause più frequenti di eccessiva sonnolenza diurna e come tale è un fattore determinante in un rilevante numero di incidenti stradali e lavorativi.
L’80 % delle persone che soffrono di OSAS neppure lo sanno.
Ridurre i fattori che favoriscono il russamento quali l’alcol, il tabacco, l’uso di sonniferi, gli abusi alimentari, possono aiutare la prevenzione dell’OSAS.
Nel caso di forme medio lievi delle apnee del sonno e del russamento cronico puoi ottenere un beneficio immediato, rendendo più sicura la tua attività lavorativa e, soprattutto, di gran lunga migliore la qualità della tua vita e quella di chi ti dorme accanto, mediante l’utilizzo di un protrusore mandibolare, un byte particolare da portare solo durante il sonno.
Tale dispositivo consente di allargare le vie aeree, per mantenere in posizione avanzata la mandibola liberando cosi le vie respiratorie e permettendo un corretto apporto notturno di ossigeno, eliminando così il russamento e riducendo i problemi di apnea.
L’avanzamento avviene in maniera progressiva e graduale così da non creare disagi particolari al paziente.
Noi possiamo aiutarti a valutare i sintomi di una probabile OSAS, le linee guida internazionali e nazionali stabiliscono che gli apparecchi odontoiatrici specifici (MAD) sono la terapia elettiva delle forme medio lievi delle apnee del sonno e del russamento cronico.
Possiamo anche suggerirti di effettuare esami diagnostici approfonditi come il monitoraggio cardiorespiratorio o la polisonnografia.
Negli ultimi 20 anni l’aumento dei casi di OSAS è da associare all’incremento dell’obesità, ma la sindrome delle apnee notturne è presente anche nei soggetti normopeso.
Recenti studi effettuati su persone tra i 40 e gli 85 anni sottoposte a polisonnografia hanno evidenziato: 49,7 % prevalenza di OSAS su popolazione maschile e 23,4 % prevalenza di OSAS su popolazione femminile.
Sulla popolazione femminile la prevalenza aumenta dopo la menopausa e ha valori stimati tra il 14% – 45 % nella fase avanzata della gravidanza.
L’OSAS è una patologia da non sottovalutare poiché l’ipossiemia (cioè la diminuita ossigenazione del sangue) e i frequenti risvegli causano una serie di fenomeni complessi che contribuiscono all’insorgenza di
ipertensione arteriosa
Angina pectoris
insufficienza cardiaca
cardiopatia coronarica
ictus cerebrale
diabete
infarto del miocardio
aritmie cardiache
malattie oculari
La diminuita pressione nel torace dovuta agli sforzi che il corpo compie per tentare di respirare può causare reflusso gastro-esofageo e contribuisce alla genesi di problemi cardiocircolatori.
L’OSAS è associata anche a patologie croniche quali disturbi cognitivi e dell’umore, sindrome depressiva, insonnia, asma bronchiale, insufficienza renale, steatosi epatica (comunemente detto fegato grasso), insufficienza renale. Tutte queste condizioni determinano un aumento significativo della mortalità nelle persone affette dalla sindrome delle apnee del sonno.
Secondo il decreto del 3 febbraio 2016 del ministero della salute chi soffre di apnee notturne di grado moderato o grave potrà ottenere o rinnovare la patente solo se sussistono precise condizioni, in quanto le apnee notturne “determinano una grave sonnolenza diurna” che aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali.
Il risultato di questo test non porta automaticamente alla formulazione di una diagnosi, ma suggerisce un approfondimento diagnostico.
I dispositivi orali possono aiutarti a risolvere il problema: consultaci.
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Passaggio Cappa D’Oro, 14
Ostiglia (MN)